Direttamente dalle pagine del Messaggero Veneto, un intervista al nostro Lorenzo Dalla Porta, dall'infortunio, alla vittoria del mondiale, fino ai nuovi progetti.
Un campione del mondo di Moto3 nonché campione italiano classe 125 si appresta a tagliare nuovi traguardi partendo dalla spiaggia. Lorenzo Dalla Porta, pilota motociclistico, toscano, ha passato qualche settimana a Lignano, prima di iniziare a riaffrontare le gare. La località balneare friulana continua ancora oggi a esercitare il suo appeal nei confronti di campioni e artisti, come è stato in passato, quando nomi gloriosi come quelli di Alberto Sordi o Ernest Hemingway rientravano tra i suoi visitatori. Per Lorenzo è stata la prima volta a Lignano ma "mi è piaciuta molto - afferma - mi ci sono trovato davvero bene". Per lui la scelta di qualche giorno di "ritiro" al sole è stata motivata anche dalla presenza nella località di Giuseppe Buttino, massoterapista ed esperto in biomeccanica articolare e consulente Biofeet, che lo sta preparando atleticamente per il suo ritorno in sella.
La storia di Lorenzo è infatti una storia particolare, perché, quando diventava campione del mondo la sua carriera ha rischiato di interrompersi. Lorenzo fa parte delle Fiamme Oro, il corpo delle guardie di pubblica sicurezza della Polizia di Stato, ed è nel Gruppo Velocità diretto da Paolo Blora.
"Nel 2016 in allenamento mi sono rotto due dei tre tendini che abbiamo nella spalla - racconta Lorenzo - ho anche stirato un nervo, ma nel 2019 stavo meglio e ho anche vinto il mondiale, eppure nel 2020, a causa delle cadute che ho fatto, cambiando anche categoria, con una moto più pesante, la spalla iniziava ad uscire finchè nel 2021 mi sono dovuto rioperare ma dopo l'ultima operazione non riuscivo a recuperare l'elasticità e la forza per tornare a guidare moto che pesano circa 150 chili. Dopo infinite visite non riuscivo a completare una gara, finché non ho lasciato il team e ho iniziato a correre in supersport, cercando un riscatto. Con Buttino inizio a vedere risultati molto importanti e ora stiamo costruendo un progetto riguardante la mia condizione sportiva, che mi consenta di progredire nella carriera".
Per il campione la sfida è quella di tornare in Moto2, dimostrare le sue capacità, e da lì tentare di entrare in MotoGP. D'altronde lui è l'ultimo italiano ad aver vinto il titolo mondiale in Moto3 a 15 anni da un altro italiano, Andrea Dovizioso. "Ora ci prepariamo per alcune gare che sosterrò nelle prossime settimane - spiega Dalla Porta -, intanto continuo il percorso di recupero del mio corpo. Ho iniziato da giovane a guidare le moto, Valentino Rossi è sempre stato il mio idolo, e ho sempre adorato gareggiare su due ruote".
S.D.S. - Messaggero Veneto - 2 Agosto 2024
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